L’Odissea nel presente. 4 artisti e 7 adolescenti in viaggio

Un gruppo di sette adolescenti in evoluzione e quattro persone fortemente impegnati nella totalità della propria esperienza vitale (io, Loris Seghzzi un regista attore, Kirtan Roberto Romagnoli un musicista attore e Nico Lopez Bruchi un artista visivo polivalente) ci siamo messi in viaggio con zaino e tenda, sotto il sole e la pioggia, abbiamo condiviso il nostro Sentire, abbiamo consapevolmente seguito il ritmo del respiro e della musica ascoltata e suonata, molte immagini sensazioni e un copione teatrale che cambia nel tempo e nello spazio … diverse energie che si sono armonizzate nell’esperienza concreta e vera di un’unica forza dominante che si è espressa nell’amicizia e nella fiducia reciproca.

In questi tre giorni a piedi dal Teatro di Lari alla foresta di Castellina Marittima, attraverso la meditazione seduta e in movimento e l’atto creativo di un’improvvisazione attoriale con la sua messa in opera, siamo cresciuti e migliorati. Abbiamo condiviso sul sentiero, la risultante di un percorso teatrale lungo dieci mesi della Piccola Compagnia Teatrale Scenica Frammenti di Lari, sopra una delle opere che, per antonomasia, riassume al meglio il Viaggio come metafora della vita: l’Odissea.

Nelle meravigliose colline toscane ci siamo concentrati sul presente e ci siamo lasciati fluire. Abbiamo caricato i nostri zaini con la forza che solo dei curiosi guerrieri di speranza possono avere. Sono stati tre giorni di pratica in cammino immersi nella natura.

Lo spettacolo finale, che sarà messo in scena nel Festival Internazionale di Teatro Collinarea il giorno 15 luglio 2017 diventerà, proprio come il miraggio della sperata e amata Itaca per Ulisse, solo una conseguenza naturale di un percorso di crescita personale che questi ragazzi hanno iniziato molto tempo fa in teatro e che hanno celebrato con questo viaggio. Il mare che solcò il temerario Odisseo e la sua ciurma è stata per noi la terra che abbiamo calpestato, le nostre barche sono state i nostri piedi e le nostre soste, come isole simboliche, sono state momenti di prove e determinazione. E’ stato un viaggio fisico, artistico, simbolico, filosofico e interiore.

Il Viaggio non è forse, dall’origine dell’umanità, una pedagogia che permette a chi lo intraprende di toccare il sacro dell’esistenza con l’esercizio della libertà, della determinazione nei momenti di sconforto e dell’autonomia? I miti non hanno proprio fondato il viaggiare sulla ricerca di sé?

… un altro viaggio nel presente, qui sta la magia… Viaggiate!

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