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Kshanti: La Pazienza

Kshanti: La Pazienza La pazienza in sanscrito è Kshanti ed è considerata una virtù, una virtù trascendente (parami). Kshanti porta con sé altre qualità salutari coma la tolleranza e l’accettazione. Il termine “pazienza”, in genere, non evoca l’idea di qualcosa di vivo, brillante, attraente e per cui valga la pena di lavorare. In realtà la pazienza, la tolleranza e l’accettazione sono la conseguenza di una retta visione della realtà, sono conseguenza di una mente che ha generato l’energia del an-ahmakara, una mente che ha trovato serenità e pace. Non a caso nella parola si scorge il termine shanti che letteralmente significa “pace”. Kshanti è, fra le virtù, una delle più sublimi, ogni santo, saggio o maestro si veste di Kshanti. Quanta Kshanti hai? Nella MEDITAZIONE si coltiva Kshanti ogni volta che perdiamo l’attenzione dell’oggetto su cui abbiamo deciso di familiarizzare. Tutte le volte che ci perdiamo è proprio la mancanza di pazienza che ci fa abbandonare il cammino. La pratica seduta e in movimento dunque è uno strumento fondamentale per lo sviluppo di kshanti. Ecco un altro motivo per cui la meditazione dovrebbe essere inserita in una personale, intima routine quotidiana. Se chi governa il mondo praticasse la meditazione forse ci sarebbe molta più pace e bellezza. Se ognuno di noi praticasse la meditazione saremo più saggi nello scegliere chi dovrebbe governarci. Kshanti porta a scegliere il campo dell’amore.

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